I cambiamenti climatici che stiamo vivendo, comportano, tra le varie conseguenze, anche squilibri di biodiversità.
Nei nostri campi, e da quello che sappiamo in generale nei campi destinati ad ortaggi, nella nostra zona, le ultime stagioni hanno portato ad un sensibile aumento dell’altica, piccolo insettino ghiotto di molte verdure, in particolare delle brassicacee;
qui la pagina wikipedia – altica
Per noi ha comportato, interi plateau di piantine già messe a terra, divorati, o comunque crescita e sviluppo della pianta compromessi, con scarsità di frutto finale.
L’agricoltura convenzionale davanti ad un fenomeno simile, agisce chimicamente, con pesanti impatti sul medioambiente; Noi ci abbiamo provato con interventi di lotta biologica, con risultati abbastanza modesti.
Quest’anno abbiamo deciso di fare un esperimento e provare a cambiare strategia; abbiamo alzato delle barriere fisiche, le reti anti-insetto, riutilizzabili negli anni, che ci stanno dando risultati incoraggianti;
In foto, il confronto tra le piante di cavolo patch choi, dentro il tunnel e quelle fuori; da sottolineare come per le piante fuori il numero degli interventi di lotta biologica sia drasticamente diminuito.
Finalmente abbiamo messo dei cavoli pak choi “come si deve” nelle cassette della nostra CSA! 😉