Mattinata di attività nei campi Arakè, aperta alla partecipazione dei nostri sostenitori; la giornata uggiosa ha scoraggiato la partecipazione, ma noi vi abbiamo comunque sentiti vicini!
Oggi abbiamo messo in pratica uno dei principi dell’agricoltura di rigenerazione agroecologica che pratichiamo: quello dell’auto produzione di compostaggio utilizzando materiale organico di provenienza aziendale.
In particolare il metodo utilizzato per la riproduzione di microorganismi e batteri anairobici si chiama Teku Kana;
gli ingredienti sono:
lettiera di bosco, prelevato nel terreno dei nostri vicini Valentina e Moreno;
crusca di grano gentilrosso coltivato nei nostri campi;
cenere della stufa a legna
zucchero (questo non di nostra produzione 😉
come si vede in foto abbiamo amalgamato gli ingredienti con acqua, messi nell’apposito contenitore e compattati; la materia organica che ne risulta è ricca di microrganismi e di sostanza per nutrirsi… adesso li lasciamo tranquilli per qualche settimana a riprodursi allegramente! (che bella vita!! 😉
Intenso, piacevole, stimolante… che fine settimana, quello appena trascorso, per Arakè!
sabato mattina si è svolta l’esperienza collettiva in campo, con la raccolta della lavanda; appuntamento alla mattina presto per anticipare il caldo! il gruppo sì è messo d’impegno per riempire fino all’orlo il distillatore da 200 litri; esperienza conclusa in allegria con una sana merenda a bordo campo! grazie a tutti i partecipanti!!
sempre sabato, ma in Abruzzo, a Loreto Aprutino (PE) Arakè ha partecipato al Mietitour 2023!; organizzato da Forno Brisa, una realtà di Bologna, che da tempo stiamo accompagnando (in attesa che si sblocchi il nostro progetto del Forno al Basso Isonzo) e che ci sta conquistando sempre più!
Un’appuntamento, nei campi da cui provengono alcuni dei grani poi lavorati nel forno, a cui partecipano tutti i dipendenti, i produttori e gli artigiani che collaborano con Brisa. Una rete ormai nazionale, presenti mugniai, fornai, pizzaioli, da tante regioni d’Italia, che lavora su temi e con metodi che sentiamo molto vicini.
Oggi, 3 luglio, è passato Alessio presso i nostri campi per raccogliere del grano Gentilrosso e….
Questa è una storia emozionante da raccontare per diversi motivi!
facciamo una breve sintesi 🙂
Il protagonista è Alessio, un ragazzo 14enne, che per gli Esami di terza media presso l’Istituto di Lozzo Atestino – Padova, ha il compito di realizzare un progetto rivolto alla Comunità.
Assiste questa primavera ad una conferenza tenuta presso l’Orto Botanico di Padova, dal Coordinatore del Svalbard Global Seeds Vault, Asmund Asdal, dal titolo “I semi custodi della biodiversità di un pianeta che cambia”.
Qualche giorno dopo Alessio scrive una mail, per avere info su sementi che potrebbe recuperare nel nostro territorio, non presenti nel database della Svalbard Global Seeds Vault, direttamente a Mr. Asdal…. che gli risponde!
Il consiglio che Alessio riceve è quello di cercare sul proprio territorio qualche Istituto che effettua conservazione dei semi.
Così si mette alla ricerca, approfondisce il tema della proprietà dei semi e delle Multinazionali che ne governano il mercato, entra in contatto con la Casa delle Sementi di Venezia, scopre che tra i cereali conservati non c’è il Gentilrosso… et voilà!
Questa mattina Alessio è passato ad Arakè per raccogliere le spighe e la granella di grano Gentilrosso, coltivato al Basso Isonzo, da portare nei prossimi giorni alla Casa delle Sementi, dove verrà conservata.
Ad Alessio, oltre ai complimenti per questa idea e per la sua realizzazione, volevamo solo dire: grazie! un piccolo grande gesto che pensa al futuro e dà speranza… e di questi tempi ne abbiamo gran bisogno!
aspettiamo una foto della consegna della granella 😉
quest’anno abbiamo messo a Terra metà campo a Gentilrosso e metà a Farro (spighe di destra)
in questi giorni, nei nostri campi ci sono stati diversi avvistamenti particolari, che per curiosità vi segnaliamo!
gambero della Louisiana – qui il link alla pagina wikipedia – la sua diffusione è considerata estremamente deleteria per gli ambienti acquatici in quanto questa specie è onnivora e molto vorace: in rogge, torrenti o stagni provoca un notevole danno per l’equilibrio di questi habitat, mangiando uova di pesci, di anfibi (rane e salamandre su tutti) e di insetti acquatici, e poi, finiti questi, le specie vegetali presenti (alghe, piante acquatiche)
micro rana, grande come un’unghia!, saltellante tra le piante di zucchine;
Visto più volte, ma non siamo riusciti a fotografarlo, il biacco o carbonasso, serpente autoctono della pianura Padana – qui il link alla pagina wikipedia – la sua prensenza non è pericolosa per l’essere umano ed anzi ha funzioni positive, in quanto ghiotto di piccoli mammiferi (in particolare piccoli roditori, topi e ratti).
Questa mattina abbiamo effettuato il primo giro di raccolta della lavanda!
il nostro lavandeto accoglie 3 tipologie di lavanda, Melissa Lilac, Imperial Gem, e Mustead.
Quest’ultima è la prima a cominciare a seccare, ed è quello il momento buono per la raccolta; abbiamo raccolto i fiori di tre “onde” di lavanda per riempire il nostro essicatore.
Nelle aiuole attorno, in cui le piante sono ancora piene di fiori ricchi di polline…. c’era un bel traffico di insetti impollinatori!
La distillazione per estrarne l’olio essenziale, adesso è in corso, e tra due giorni si torna a raccogliere
Arakè, Azienda agricola e Associazione, è felice di organizzare questi tre incontri, nell’ottica di accogliere in azienda le persone interessate a vivere un’esperienza sul campo, arricchita da conoscenza, relazioni, allegria e cura del territorio.
Per noi è anche un segnale di stimolo nel percorso verso la Comunità che supporta l’agricoltura (CSA) a Padova, in città.
per maggiori info e per conferma partecipazione scrivere a info@arake.it
quest’anno siamo impegnatissimi nei lavori agricoli nei nuovi campi di via Bainsizza 4; e nei campi dove l’anno scorso c’erano pomodori da sugo, grano gentilrosso e lavanda, com’è la situazione?
ricordiamo che i nostri campi sono aperti, nel rispetto dei sentieri e di quanto vi circonda, alle persone che vogliono venire a fare due passi in campagna… in città! vi aspettiamo
i campi dove l’anno scorso abbiamo piantato pomodori da sugo, e fagiolini, patate, piselli, quest’anno staranno a riposo; abbiamo seminato un sovescio che presto, quando sarà rigirato nel terreno, li arrichirrà; oggi si presentano così 😉Campo di grano gentilrosso 2023 – qui siamo in splendida forma; sullo sfondo la siepe grande dietro cui sta crescendo il boschettol’onda di lavanda! le piante stanno bene, dobbiamo terminare i lavori di pulizia… anche le erbe che circondano il lavandeto stanno molto bene 😉Area a boschetto – circa 4.000 metri quadrati; ospita le piantine messe a terra a marzo 2018, in una giornata a cui parteciparono una stima di un migliaio di persone… le piantine, dopo anni complessi, stanno diventando il Bosco che sognavamo!altra visuale del boschetto, ancora un paio d’anno e il capannone sarà coperto 😉luglio 2021maggio 2023 – la pianta è la stessa, da un’altra angolatura
Agricoltura di rigenerazione agroecologica – Padova città
Mattinata molto interessante e stimolante quella dello scorso 16 aprile per il percorso verso la CSA – Comunità che supporta l’agricoltura, nei terreni di Arakè, Padova città.
Abbiamo avuto la fortuna di avere con noi Margherita e Maurizio, che ci hanno raccontato la loro esperienza di CSA sia dal punto di vista della socia sostenitrice di un’altra esperienza (CSA Calicanto – Mirano), sia di chi ha avuto esperienza di gestione della produzione agricola pensata per una CSA.
Arakè e le persone presenti all’incontro si sono dette interessate a far partire un processo che dia inizio ad un progetto che si ispiri al modello di CSA.
Contiamo di farlo in vista della messa a Terra delle piantine per la produzione autunnale e immaginiamo di convocare altri incontri con la Comunità per approfondire e concretizzare.
Abbiamo deciso di creare un nuovo strumento per far arrivare alla Comunità notizie direttamente dal campo! un gruppo wap in cui segnaleremo quali prodotti agricoli sono disponibili e il loro prezzo ed eventuali novità ed aggiornamenti dai campi di Arakè.
Inoltre, stiamo ricevendo diverse segnalazioni di disponibilità ed interesse per venire nei campi a dare una mano nei lavori, contribuire al progetto in generale e vivere da dentro l’esperienza di chi lavora la Terra.
Abbiamo creato l’Associazione Culturale Arakè, che dovrebbe essere la figura giuridica calzante per gestire un progetto simile, stiamo approfondendo la questione e presto contiamo di aggiornare anche su questo.
Infine, ma molto importante, è stato con noi anche Stefano Pagnin del Presidio Wigwam di Camin, in prima linea nella battaglia contro la richiesta avanzata presso il Comune di Padova da Alì supermercati, di cementificare altri 15 ettari di terreno attualmente agricolo (più altri 10 ettari in un terreno confinante nel Comune di Saonara) per costruire un nuovo hub logistico.
E’ stato interessante e coinvolgente ascoltare Stefano, noi nel nostro piccolo siamo con lui e contro progetti come questo. Padova, oltre 50% di suolo impermeabilizzato, con attualmente migliaia di case e capannoni vuoti, ha già dato.
Due foto che spiegano che cos’è l’agricoltura di riconversione agroecologica e perchè sia ancora più affascinante quando è la comunità che vive il territorio che la sostiene e la pratica.
nella prima foto: evento “Pianta la siepe”. Crowdfunding partecipato da oltre 300 persone, che prevedeva la messa a Terra di oltre 500 metri lineari di nuove siepi; i partecipanti sono accorsi numerosi a mettere a Terra le piantine;
nella seconda foto: cosa c’è oggi nello stesso punto dove sono state messe a Terra le piantine che si vedono nella prima foto.
Mentre nella città di Padova le Istituzioni discutono se approvare un nuovo progetto che andrebbe a coprire oltre 15 ettari (due Prati della Valle) di terreni agricoli, vedi qui per maggiori info, c’è una comunità che pensa che il limite si sia superato da un pezzo e che per la nostra città e il suo futuro ci sia bisogno di altro.
Un modello in cui agricoltori e cittadini si prendano cura assieme del territorio e della biodiversità, sostenendo l’economia locale, intessendo relazioni, valorizzando gli spazi verdi sopravvissuti a decenni di sviluppo urbanistico, aggressivo, scomposto e ormai fuori da ogni logica (se non quella dei “schei”).